
Il mese di maggio in Francia è ricco di ponti : ne approfittiamo piuttosto spesso per prendere qualche giorno di ferie e, altrettanto spesso, partiamo in moto… Tranne stavolta, visto che le previsioni davano diluvio universale.
Decidiamo quindi di partire in macchina con 2 coppie di amici e scegliamo per destinazione una delle mie zone preferite : l’Aveyron, una provincia della regione Linguadoca-Rossiglione-Midi-Pirenei. Abbiamo scelto Conques, un villaggio che conosciamo bene e che è molto famoso per essere una tappa fondamentale del cammino di San Giacomo di Compostella, una delle più note rotte di pellegrini che parte da Roma e attraversa tutta la Francia fino in Spagna, fino appunto a Compostella.

Conques prende il suo nome dalla conchiglia formata dall’intersezione dei fiumi Dourdou e Ouche (concha in latina, conca in occitano).
Il villaggio, che conserva le antiche fattezze medievali, è un gioiellino in sé : il centro è minuscolo e si articola intorno a qualche viuzza ; potete girare fra le sue stradine e ammirare le tipiche case a colombage (= graticcio o traliccio), con le travi a vista e i muri in hourdage (= legno e limo, pietre o laterizi). I tetti sono perlopiù in ardesia, pietra abbondante nella regione, mentre gli edifici sono in arenaria rosa o grigia.
Inutile dire che ad ogni angolo trovate bar, negozi di souvenir e botteghe di produzioni artigianali, quindi occhio a non cadere nelle trappole per turisti ! Guardate in basso i miei consigli.
Il villaggio è meta di pellegrinaggi fin dal Medioevo grazie all’abbazia di Santa Foy, che rappresenta la vedette architettonica del centro, dal 1998 fra i beni dell’UNESCO, e che conserva le reliquie dell’omonima santa.
Per gli appassionati di arte moderna : le 104 vetrate sono opera di Pierre Soulages. Ho riportato alcune immagini scattate al Museo Soulages di Rodez, cittadina poco distante da Conques, che ospita la più grande collezione al mondo dell’artista.
L'abbazia di Sainte Foy, con le sue vetrate e le reliquie della santa :
Il chiostro ospita il Tesoro dell’abbazia, con una statua in oro di Sainte Foy. Noi pero’ non lo abbiamo visitato (se non ricordo male l’ingresso costa 6 €). La particolarità architettonica consiste nei capitelli : non ce n’è uno uguale all’altro.
Il chiostro :

Ecco infine qualche consiglio se volete dormire e mangiare VERAMENTE bene o fare un po’ di shopping senza cadere nelle innumerevoli trappole per turismo che in una destinazione così gettonata non possono che pullulare !
Hôtel "Le Moulin de Cambelong"**** - Ristorante "Hervé Busset"*

Se avete voglia di dormire in un castello da fiaba e di mangiare in uno dei migliori ristoranti della regione (1 stella Michelin) venite qui. Senza esitazioni, ne vale davvero la pena.
Atelier di artigianato di Brigitte Cavallucci (decorazione casa, bigiotteria e coltelleria)

Per gli appassionati di artigianato e pezzi unici, Brigitte Cavallucci ha aperto da appena 10 giorni un atelier proprio di fronte all’abbazia. Da visitare assolutamente !
Se venite in macchina o in moto : l’intero villaggio è zona pedonale (salvo residenti), fuori dal centro si trovano diversi parcheggi e poi sono davvero pochissimi minuti a piedi. Il parcheggio costa 2 € a veicolo senza limiti di tempo.
Un consiglio : è meglio arrivare la mattina entro le 10h00 perché poi si riempie, soprattutto in stagione turistica (e maggio in Francia è un mese di altissima stagione). Tra l’altro la luce è perfetta in questo lasso di tempo, oppure al tramonto.
Buona visita !
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