
I passaggi coperti di Parigi sono comparsi verso la fine del 18esimo secolo per permettere ai cittadini di fare le loro compere camminando al riparo dalla pioggia ed evitare le strade, all’epoca sterrate. Ospitano negozi alimentari, boutique di dettaglio, caffè e ristoranti.
Nel 19esimo secolo la pavimentazione delle strade, la comparsa dell’illuminazione elettrica, dei marciapiedi e della metropolitana, come anche la nascita dei primi centri commerciali, allontanano i cittadini, che incominciano a fare le spese altrove.
Ma i passaggi coperti restano luoghi di ritrovo privilegiati per chi desidera passeggiare lontano dalla confusione delle grandi direttrici, soprattutto quando piove.
Uno dei miei preferiti è il Passage Jouffroy, accessibile da boulevard Montmartre, l’ingresso più vicino (metropolitana : Grands Boulevards) oppure da rue du Faubourg Montmartre.
Inaugurato nel 1836, è il primo a Parigi ad essere stato costruito interamente in ferro e vetro. Al suo interno si possono ammirare le vecchie piastrelle del pavimento, le antiche vetrine e le insegne in ferro battute e un sacco di negozi interessanti :
- diverse librerie e gallerie d’arte, soprattutto nella parte finale del passaggio (verso rue du Faubourg Montmartre) ;
- negozi di giocattoli antichi con case per le bambole, accessori d’arredo per la camera dei bambini e riproduzioni dei personaggi dei fumetti e degli eroi della Marvel o Guerre Stellari (manca Dylan Dog…) ;
- uno splendido salon de thé, Le Valentin : una pasticceria storica che fa anche ristorante ;
- negozi di oggettistica e curiosità, fra cui spicca la Maison du Roi, che pare fosse la boutique preferita di Maria Antonietta (su questo indirizzo ho scritto un articolo a parte : per leggerlo cliccate qui).
Il passaggio ospita tra l’altro :
- il prodigioso Museo delle Cere Grevin, fondato nel 1882 e rinnovato da Arturo Brachetti nel 2006, che ha anche un’entrata sul boulevard Montmartre ;
- l’Hôtel Chopin, nato con il passaggio sotto il nome di Hôtel des Familles e rinominato nel 1970 in onore del celebre compositore che a quanto pare era un habitué, è uno dei più antichi di Parigi e non ha mai chiuso le porte ;
- l’Hôtel Ronceray, che ha ospitato Rossini dal 1828 al 1832 (qui compose il “Guglielmo Tell”).
Se poi vi viene fame, vi consiglio di andare nel Passage des Panoramas, proprio di fronte, e provare il Gyoza Bar (a cui ho dedicato un articolo : per leggerlo cliccate qui).
Il passaggio è aperto tutti i giorni dalle 7h00 alle 21h30.
Sotto potete percorrere virtualmente tutto il passaggio, guardando le foto riga per riga da sinistra verso destra.
Buona visita !
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