
Come prima tappa per la nostra vacanza abbiamo scelto Pau. Città d’arte e capitale storica del Béarn dal 1464, la sua storia è legata indissolubilmente a Enrico IV , primo re di Navarra e di Francia, che nacque proprio nel castello che sovrasta la città.
La città è abbastanza piccola e si visita tranquillamente in una mezza giornata. Per quanto mi riguarda ci sono almeno tre cose che bisogna vedere a Pau :
- il castello, che si trova in pieno centro e ospita anche il museo nazionale
- il boulevard des Pyrénées e le sue splendide dimore anni ’20
- il parco Baumont
- la Square (= piazza) Aragon, da cui si puo ammirare un panorama mozzafiato sui Pirenei
- il palazzetto che ospita il tradizionale jeu du paume (= gioco del palmo), ovvero una sorta di tennis originariamente giocato con le mani, che si trova di fianco all’Hôtel Parc Beaumont
Per una visita del centro consiglio di parcheggiare la macchina in place Verdun (la domenica è gratis) e poi di scendere a piedi lungo la rue de Liège verso il castello.
Boulevard des Pyrénées : un omaggio agli anni ’20
Noi siamo arrivati verso metà mattinata e abbiamo preferito posticipare la visita al pomeriggio (il castello chiude), bere un caffé e visitare la città.
Abbiamo quindi proseguito verso il fiume Gave (= torrente) di Pau lungo il boulevard des Pyrénées, lungo il quale potete ammirare gli splendidi edifici della belle époque e le splendide ville che si affacciano sulla vallata, molto ben conservate.
Questo patrimonio lo dobbiamo al fatto che durante il XIX secolo la Francia scopre la passione per la montagna : a partire dal 1856 viene quindi realizzata una passeggiata che va dal castello alla Place Royale, odierna Square Aragon, ovvero il boulevard de Midi, odierno boulevard des Pyrénées, per permettere agli abitanti di Pau di approfittarre della splendida vista sulle montagne.
Parc Baumont : un giardino all’inglese
Abbiamo proseguito poi fino al parc Beaumont, che si trova nei pressi del Casino : la città ha acquistato il parco alla famiglia della Contessa Anna de Noailles, che è stato poi ridisegnato in stile inglese nel 1898 da Henri Martinet, architetto paesaggista. Il parco accoglie diversi alberi centenari : sequoie della California, cedri dell’himalaya, castagni dell’India e dei Balcani e magnolie.

Square Aragon : un balcone sui Pirenei
Abbiamo fatto una breve sosta in Square Aragon, da cui si vedono, a ciel sereno, i Pirenei. Ovviamente era nuvolo…

Ristorante Jeu de Paume : un pranzo al parco
Per marcare l’inizio delle vacanze come si deve, abbiamo scelto un ristorante gastronomico molto reputato a Pau : si tratta del ristorante Jeu de Paume dell’Hôtel Parc Beaumont.
Il ristorante possiede una splendida terrazza che dà sul parco, ma noi, vista l’afa, abbiamo optato per l’aria condizionata nella sala interna : splendido quadro, molto moderno e spazioso. Apprezzo molto i tavoli molto distanziati e rotondi, favoriscono la conversazione…discreta ! Cucina davvero notevole e servizio eccezionale. Prezzi abbordabili : antipasti fra i 20 € e i 25 €, piatti intorno ai 35 € e dessert intorno ai 15 €. Esistono tuttavia formule per mezzogiorno con menù a 35 €. In 4 ce la stiamo cavata con circa 280 € bevande (aperitivo, vino, acqua e caffé).
Gioco del palmo : l’antenato del tennis
Dopo un ottimo pranzo rilassante e rigenerante siamo tornati verso il centro per la visita guidata del castello.
Abbiamo costeggiato il parc Beaumont e, per puro caso, ci è caduto l’occhio su quella che sembrava una chiesa abbandonata. Si tratta in realtà di un Palazzetto dello Sport dove si pratica il gioco del palmo (jeu de la paume), antenato del tennis, che si giocava in origine con le mani. Ecco le regole basilari del gioco raccontate da un membro del club [dialoghi in francese].
Arrivati alla square Aragon abbiamo passeggiato all’ombra lungo il boulevard Aragon fino nel cuore commerciale della città fino a place Georges Clemenceau e poi a sinistra, lungo rue Maréchal Joffre, fino al castello.
Il castello di Enrico IV
Il castello è davvero notevole : in pieno centro, arroccato su uno sperone sopra il fiume Gave de Pau, la sua creazione e la sua evoluzione sono direttamente legate a Enrico IV.
Dal XIV secolo il castello è dotato di giardini, ma è a partire dal XVI secolo che, sotto l’impulso della famiglia d‘Albret, i giardini vengono prodigiosamente abbelliti fino a meritare l’appellativo di “più bei Giardini d’Europa”. A partire dal XVII secolo i giardini vengono progressivamente abbandonati : l’urbanizzazione delle zone circostanti e la riassegnazione di alcuni edifici riducono considerabilmente la proprietà. Durante la Rivoluzione Francese il parco viene acquistato da una società per azioni di Pau che lo restituisce al Re Luigi XVIII a condizione che resti aperto al pubblico.
Calcolate almeno un paio d’ore per la visita, sapendo che è disponibile anche una visita guidata (che noi abbiamo scelto : è in francese).
Questa volta mi sono offerta il lusso di registrare la guida con il dittafono incorporato nell’iPhone : registrazione sicuramente perfettibile ma che mi ha permesso di godermi la visita libera dal solito quaderno e soprattutto dagli inconvenienti della stilografica (sono completamente incapace di scrivere con qualunque altra penna…). Ecco quindi gli appunti tradotti della visita guidata (spero che la guida non me ne voglia), se siete appassionati di storia e di arte.

Informazioni
Indirizzo :
Rue du Château
64000 Pau
Telefono : 0033 ( 0) 5 59 82 38 02 oppure 0033 ( 0) 5 27 84 78
Ingresso :
- Meno di 18 anni : gratis
- Meno di 25 anni di nazionalità Europea o residenti da più di 3 mesi da un paese dell’Unione Europea : gratis per le collezioni permanenti
- Biglietto intero : 7 € ma gratis tutte le prime domeniche del mese
- Biglietto di gruppo : 6 € a partire da 10 persone
Orari d’apertura :
- dal 15 giugno al 15 settembre : tutti i giorni dalle 9:30 alle 12:15 è dalle 13:30 alle 17:45 (ultima visita guidata alle 17:45)
- dal 16 settembre al 14 giugno : tutti i giorni dalle 9:30 alle 11:45 e dalle 14:00 alle 17:00 (ultima visita guidata alle 17:00)
- giorni di chiusura : 1° gennaio, 1° Maggio e 25 dicembre
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